martedì 23 settembre 2025

BiblioIlde: Sei la mia vita - Ferzan Ozpetek

A cura di Ilde Rampino

Il sentimento profondo che li univa, nonostante i contrasti,  stemperati sempre dal suo meraviglioso sorriso, “ti avrei portato con me tenendoti per mano per non perderti”, un amore che non finisce mai, il loro mondo vissuto giorno per giorno e scandito  dall’alfabeto della felicità. Egli aveva reso la sua vita migliore e anche ora che erano sballottati da una tempesta di emozioni, egli voleva esserci solo per lui, anche se era lontano mille miglia, perso nel suo “bosco delle meraviglie”, in una realtà fatta di pensieri senza memoria: loro due erano una cosa sola.

Il protagonista riflette sull’inutilità del vivere senza la forza del suo amore, perché con lui rinasceva ogni giorno: significativa la frase "Nel mio cuore c’è solo un prima di te e uno durante te, è senza di te che non riesco nemmeno ad immaginarmi”: avvertiva la necessità di preservarne la memoria, cercando qualche scintilla di luce nel buio nel quale era immerso e ripensando continuamente al giorno in cui “si era perso”. Lo teneva tra le braccia con tutta la forza e la tenerezza di cui era capace, perché non voleva perdersi nessun istante della loro esistenza insieme.

La vita di prima non aveva più senso: spegnere il cellulare e gettarlo tra i rovi rappresentava la sua decisione che era venuto il momento di dedicargli completamente me stesso e prendersi cura di lui. Avrebbe voluto vivere ogni istante come se fosse l’ultimo, pensando che, nonostante tutto, avrebbero potuto essere ancora felici e in quel momento così difficile aveva compreso cosa voleva dire voler veramente a qualcuno.

Un libro toccante e denso di emozioni che scaturiscono libere e profonde: un messaggio di vita e di libertà.


The Moonlight's verses - Said Abdel Khaleq

Giuseppina Manganelli traduce in inglese il poeta Said Abdel Khaleq

                           THE PORT OF GAZA                           

  Perhaps the Fleet will arrive!

With its vessels.

We are preparing to welcome them in the port of Gaza.

They will bring food, medicine and sweet water, sweet like the face of its port once.

But we want nothing!

Only that they take the invader away from us.

We resist starvation, thirst, cold, heat.

They will raise anchor from international waters.

Perhaps they will be halted by the nationalists wearing God’s suit.

All we want from this fleet is to bring

dignity.

Freedom

Peace.

A pen and a sheet on which we will write the new anthem.

Give us not false hope.

We hear you are near.

On the edge of the port 

we will await you desperately. 

Give us

Dignity.

Freedom

Peace.

Sweet water, sweet like the face of the port of Gaza.

And forget not to bring us so many colors,

a new religion,

a new prophet.

Bring us everything with life in it.

But bring not a new homeland. 

Gaza is enough for us with its suffering.

We are enough for it with all our love.



IL PORTO DI GAZA 

Forse arriverà la Flotta!

Con le sue barche.

Noi ci prepariamo ad accoglierla nel porto di Gaza.

Porteranno cibo, medicine e acqua dolce, come il volto del suo porto una volta.

Ma noi non vogliamo nulla! 

Solo che ci portino via l'invasore.

Noi resistiamo alla fame, alla sete, al freddo, al caldo.

Salperanno dalle acque internazionali.

Forse verranno fermati dai nazionalisti con addosso l'abito di Dio.

Tutto quello che vogliamo da questa flotta è che ci porti

la dignità.

La libertà 

La pace.

Una penna e un foglio dove scriveremo il nuovo inno.

Non ci illudete!

Vi sentiamo vicino.

Sul bordo del porto 

vi aspettiamo disperatamente.

Donateci 

la dignità.

La libertà 

La pace.

L' acqua dolce come il volto del porto di Gaza.

E non dimenticate di portarci tanti colori,

una religione nuova,

un profeta nuovo.

Portatateci tutto con la vita in essa.

Ma non portate una patria nuova.

Gaza ci basta con tutto il suo dolore.

Noi le bastiamo con tutto il nostro amore.