AMICO, TU SEI QUEL RAMO

Quante volte ho pensato di essere solo un soffio di vento, buttato lì per caso, in una mattina soleggiata di maggio inoltrato.
Altre volte, in una notte di luna piena, ho immaginato di essere segretamente legata alle ali di una farfalla notturna che si agita e si ribella alla cupezza della notte cercando la luce come unica ragione della sua esistenza.
Altre ancora, assorbita da un lampo bluastro, ho squarciato il cielo pallido... ed ho provato a capire se qualcuno ci osservava da lassù.
Ma, il più delle volte, ho immaginato di essere una goccia d’acqua che, caduta da un nuvolone carico di grigio, scivola lentamente su un albero ricurvo. Essenza liquida e trasparente, che inebria e rimbalza su una foglia rinsecchita, attesa da una piccola gemma pronta a schiudersi. Da quella forma di vita bagnata sono stata rapita per diventare un’unica particella con l'albero che aveva generato prima il fiore, poi la gemma ed infine il frutto. 
Ogni mio segreto, ogni vita vissuta nel pensiero di essere o voler essere in altri luoghi o in altri corpi, a te, caro amico, non l’ho mai nascosto. Tu che conosci il disegno del mio cuore, tu che conosci le piaghe che si generano in esso, tu che sussulti davanti alle mie debolezze, tu che sopporti le lacerazioni del mio cangiante pensiero.  Ogni mia confidenza, ogni mia parola ricercata per dire quello che già sapevi, è custodita nel tuo spirito silenzioso.
Hai sempre sorriso ed aperto le braccia per proteggere e nascondere, nel tuo immenso spazio libero, la mia vita o quello che ne rimaneva. La notte è profonda, le mura avvertono l'assenza di parole. Anche gli abitanti del crepuscolo tacciono per dare posto agli abbracci dell'anima che tu mi doni senza eguali.
Con piccoli passi mi porti, di nuovo, lungo le strade della nostra giovinezza. Ti ho rivelato, tra lacrime esitanti, tra dolore, ansia, debolezze, rissose verità, il segreto del mio cuore. Ho atteso a lungo, davanti alla tua porta e tu, nell’attimo prima che io lanciassi un pugno fragoroso, hai aperto.
Sono io, l’emissaria di me stessa, fammi entrare e donami un attimo di ristoro, ho bisogno di riposare.
Sai, hai camminato per tanto tempo accanto a me, senza che me ne accorgessi, hai guardato dalla mia stessa finestra, le fasi del giorno e della notte trapassare veloci, hai urlato con la mia stessa voce parole dense di tristezza, hai pianto con le mie stesse lacrime per arginare una ferita lacerante.
Tu sei quel ramo, la parte immobile del mio albero, quello che è carico di più foglie e quello che, nonostante tutto, soffre meno le tempeste, si agita meno al vento, ma che si carica di pioggia a tal punto da provare dolore ...e lo fai solo per non farmi bagnare. Sei l’essenza che nutre le mie radici e permette alla mia pianta di crescere e ramificare fino a raggiungere mete inesplorate.
Sei l’amico della mia anima, del mio cuore, sei vero, sincero, sai donarmi calici di felicità pura. La luce dei miei occhi si lega alla musica delle tue parole. Musica che, ogni volta, mi salva dall’oblio.
Eppure, solo ora che sei un ricordo, un momento meraviglioso di esistenza terrena, quando i nostri passi si incrociavano battendo lo stesso terreno, quando nelle interminabili chiacchierate tu mi porgevi la spalla per sorreggere il mio passo incerto, solo ora vedo il ramo....ma senza le foglie.
Quando uno stridore fortissimo ha staccato, in un istante, una ad una tutte appendici della tua vita...tu hai ampliato il vuoto, inconsapevolmente. Immenso dolore e profondi silenzi sono rimasti a farmi da scudo.
Hai preso tutta la linfa del mio tronco e l’hai bevuta voracemente. Mi hai tradito....quando mi hai detto che non saresti mai andato via. Ora sono battuta da mille tormente e non ho più foglie per ripararmi...la pioggia, la grandine, i lampi, mi segnano, ogni giorno, la tua assenza.......so che non resisterò a lungo.
Quello che tu mi hai insegnato, la lezione di vita più autentica, si conficca nella mia volontà come un pugnale affilato. Se hai avuto un vero amico....se sei stato toccato da un angelo in fuga dal cielo, allora devi essere pronto a diventare un amico.
La notte sta per arrivare...se qualcuno avrà bisogno di legna da ardere...io sarò pronta a donare i miei rami.





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