IL SEGRETO



Come una manciata di brio, sparsa dalle mani del tempo, leggera si muove, quasi danzando, nell’ immensa solitudine del mondo.
Sorprende gli animi in cammino, chini sul quotidiano tormento della fretta o distratti dal fragore del progresso. 
Come un respiro bianco, improvviso, di ghiaccio, spinge la dolcezza nei polmoni. Rianimando, profondamente, gli anni che ognuno si porta addosso. Eppure ha una forma senza alcuna pretesa o manie di grandezza. Piccolissimi pezzetti di ovatta, sfilacciati, morbidi, dalla consistenza simile allo zucchero filato. Non appiccicosa però, semmai amabile, rigenerante. Scende ad accarezzare ogni cosa. Sottolineando il silenzio dei boschi. Addolcendo i profili dei monumenti. Mascherando il brutto, esaltando il bello. Sospinta dal vento o annodata alla nebbia, si posa sul presente e lo trasforma in una cartolina della nostra fanciullezza. Chi di noi, almeno una volta o più di una volta nella vita, non l’ha mai toccata, non l’ha mai sentita appiccicarsi alla pelle o infilarsi tra i capelli, ricoprire la sciarpa, il cappuccio ed il cappotto? Chi non l’ha mai vista confondersi con la luce del giorno o con quella dei lampioni, nelle notti di tormenta? Chi non l’ha mai sognata nel caldo del piumino? Chi non l’ha mai desiderata nel risveglio del mattino? Chi non l’ha mai assaporata mescolandola al vincotto? Chi non l’ha mai afferrata, compattata, fatta persona, o meglio, buffo pupazzo? Chi non l’ha mai lanciata, nel gioco dei sorrisi e dei geloni? Probabilmente ognuno di noi ha o ha avuto a che fare con la neve. Ognuno di noi l’ha ospitata negli occhi, guardandola scendere lenta, dietro un vetro, a scuola, in ufficio, in macchina, a casa. E quell’immagine, insieme al vissuto, rimane nella mente per essere, ogni volta, riaperta da vecchie e nuove emozioni. Per i metereologi la neve è solo una precipitazione di acqua ghiacciata e cristallina. Per ognuno di noi la neve è altro. Ha un significato uguale e diverso al tempo stesso. È una dolce giuggiola da sciogliere in bocca, lentamente. Ed ogni papilla avverte un gusto suo, privato, personale. È una sensazione di carmico benessere. La percezione di un momento che si veste più di romanticismo che di effettivo disagio. E’ una pedina di luce sulla scacchiera del passato. Quella che fa riapparire il bambino nei panni dell’uomo e, con un colpo di spugna, dissimula i brutti pensieri e li rende, anche solo per un attimo, evanescenti. Così, ogni volta che essa riappare, riappare anche quel segreto. Un marchio di fabbrica nel suo dna di cristallo. Una magia che si ripete, incessantemente, con le stesse fluorescenze di sempre. Con le stesse scie di felicità. Come in un remake ci proietta nei giorni dell’infanzia, assimilando tempo al tempo. Riducendo le distanze con chi siamo stati. Riannodando, nel corpo, fili di spensieratezza perduta. Ecco“la neve ha questo Segreto, ridare al cuore un alito di gioia infantile che gli anni ci hanno impietosamente strappato.”

Post più popolari