DACIA MARAINI è una delle autrici di Rosso Vdg-0

              
Dacia Maraini nel suo studio con il libro Rosso Vdg-0

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Scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga, sceneggiatrice italiana, conosciuta in tutto il mondo. Nasce a Fiesole (Firenze). La madre Topazia appartiene ad un’antica famiglia siciliana, gli Alliata di Salaparuta. Il padre, Fosco Maraini, per metà inglese e per metà fiorentino, è un grande etnologo ed è autore di numerosi libri sul Tibet e sull’Estremo Oriente. Scrive molti testi teatrali, tra i quali Maria Stuarda, un grande successo internazionale, Dialogo di una prostituta con un suo cliente, Stravaganza e altri. 

Un altro romanzo viene pubblicato nel ‘72, Memorie di una ladra (Monica Vitti ne ricava uno dei suoi film più riusciti). L’anno successivo esce Donna in guerra, poi tradotto, come quasi tutti i suoi libri, in molte lingue. Nell’80 è la volta di Storia di Piera, scritto in collaborazione con Piera degli Esposti: Marco Ferreri ne ricaverà un fortunato film con Marcello Mastroianni. Degli anni Ottanta sono i romanzi Il treno per Helsinki (1984), sulla nostalgica ricerca degli entusiasmi del passato, e Isolina (1985), la storia toccante di una ragazza a cavallo tra Otto e Novecento. Nel ‘90 esce Lunga vita di Marianna Ucrìa, che vince il Campiello e altri prestigiosi premi, e ottiene un enorme successo di critica e pubblico. L’anno successivo escono la raccolta di poesie Viaggiando con passo di volpe e il libro di teatro Veronica, meritrice e scrittora. Nel ‘93 è la volta di Bagheria, un appassionante viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia, e Cercando Emma, che ripercorre la vicenda del romanzo Madame Bovary di Flaubert per capire il suo fascino e svelarne il mistero. Nel ‘94 il romanzo Voci, anch’esso vincitore di molti premi letterari, offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia sono ancora al centro delle sue opere successive: il breve saggio sulla modernità e sull’aborto Un clandestino a bordo (1996), il libro intervista E tu chi eri? (1998) e la raccolta di racconti sulla violenza sull’infanzia Buio (1999, vincitore del Premio Strega). Del 1997 è il romanzo Dolce per sé, in cui una donna matura e giramondo scrive ad una bambina per evocare i ricordi del suo amore per un giovane violinista, descrivere viaggi, concerti, aneddoti familiari. Se amando troppo (1998) raccoglie le poesie scritte tra 1966 e il 1998. Tra il 2000 e il 2001 vengono pubblicati: Amata scrittura (in cui svela con passione e umiltà i segreti del mestiere di scrittore), Fare teatro 1966-2000 (che raccoglie quasi tutte le sue opere teatrali) e La nave per Kobe (in cui rievoca l’esperienza infantile della prigionia in Giappone). Nel 2003 escono invece Piera e gli assassini, il secondo libro scritto in collaborazione con Piera degli Esposti, e le favole di La pecora Dolly. La letteratura, la famiglia e il mistero del corpo sono i temi principali di Colomba (2004). 

Degli ultimi anni sono invece la raccolta di articoli I giorni di Antigone (2006) e il saggio Il gioco dell’universo (2007) di cui è coautrice insieme al padre. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Il treno dell’ultima notte; nel 2009 la raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda; nel 2010 La seduzione dell’altrove; nel 2011 La grande festa; nel 2012 L’amore rubato e nel 2013 Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza; nel 2015 La bambina e il sognatore; nel 2017 Tre donne. Una storia d’amore e disamore; nel 2018 Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va; nel 2020 Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste di Messina; nel 2021 pubblica Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia e La scuola ci salverà. 




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